Le novità dei principi contabili contenute nella Legge 80/2005, (e successiva Circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate n. 39/E dd. 19.08.2005) associate all’introduzione per l’anno 2006, in via sperimentale, della possibilità di destinazione del 5 ‰ del proprio reddito, tra l’altro, ad ONLUS (come l’AGMEN), hanno, di fatto, introdotto regole amministrative e finanziarie molto più rigorose rispetto al passato, determinando la necessità, da parte delle ONLUS stesse, di adottare un sistema di scritture contabili e di rilevazione dei flussi finanziari, che tende ad essere equivalente a quello imposto alle imprese che esercitano attività commerciale.
La ratio della nuova normativa fiscale ed amministrativa che dovrà venir adottata dalle ONLUS (e quindi anche dall’AGMEN), è quella di garantire, a fronte dell’ampliamento della possibilità di erogazioni liberali deducibili dal reddito ovvero di scelta nella destinazione di quota parte dello stesso (5 ‰) a soggetti ben definiti, un controllo più scrupoloso, in particolare sotto l’aspetto amministrativo e finanziario, delle attività che le ONLUS attuano.
Oltre a ciò va ricordato che l’associazione (in special modo nella figura del legale rappresentante), quale ente beneficiario dell’erogazione liberale, qualora venga accertata l’insussistenza dei caratteri solidaristici e sociali nell’elargizione effettuata, concorre, in solido con il soggetto erogatore della liberalità, per le maggiori imposte e le sanzioni applicate a quest’ultimo.
L’introduzione della scelta di destinazione del 5‰ del reddito personale, se da un lato rappresenta senza dubbio un fatto positivo (si può “premiare” direttamente l’associazione che si ritiene meritevole), d’altra parte presta sicuramente il fianco all’ingresso, nell’universo dell’associazionismo e del volontariato “no profit”, di soggetti privi di scrupoli e regole morali, tendenti a creare associazioni fittizie, al solo scopo di rastrellare, attraverso false campagne pubblicitarie od altre disoneste iniziative, somme di denaro, a danno sia di ignari soggetti, elargitori in buona fede, e soprattutto delle altre ONLUS che operano all’insegna di sani principi etici e morali ed adottano regole improntate alla massima trasparenza e correttezza contabile.
Siamo consapevoli che le regole da seguire nell’organizzare eventi e manifestazioni possono apparire, in prima analisi, macchinose e di difficile applicazione pratica, ma la corretta gestione, in particolare sotto il profilo amministrativo e finanziario, di tutti gli eventi promossi ed attuati dall’AGMEN, ci permetterà di rispettare i principi di correttezza e trasparenza di bilancio imposti dalla Legge 80/2005, mettendoci in condizioni di sicurezza, in caso di controlli ed accertamenti fiscali da parte dell’Amministrazione finanziaria (e, possiamo esserne certi, controlli fiscali a carico delle ONLUS, ce ne saranno in futuro). Oltre a ciò cerchiamo di dare al Presidente, e quindi legale rappresentante dell’AGMEN, la garanzia di poter dormire sonni tranquilli.
Vi chiediamo, e ci chiediamo, quindi di voler fare uno sforzo nella direzione di porre in atto una gestione delle manifestazioni e degli eventi futuri quanto più corretta e trasparente possibile, cercando di conciliare i principi ispiratori dell’associazione e le finalità istituzionali sancite dal nostro statuto, con il rispetto formale delle regole burocratiche ed amministrative che l’applicazione della nuova legge ci impone.