La prima cosa che da genitori abbiamo imparato assistendo i nostri figli è che la malattia oncologica pone i pazienti ed i loro familiari in un altro universo, isolati dal resto del mondo.

I problemi legati alla cura e le minori difese immunitarie dei nostri bimbi durante le terapie impongono talvolta un rigido isolamento fisico, ma forse in molti casi quello che si subisce di più è l’isolamento psicologico, l’essere proiettati dal nostro quotidiano su un piano completamente diverso per logiche e meccanismi.

Per questo motivo l’AGMEN-FVG ha voluto impegnarsi a fondo per essere quotidianamente presente in reparto, per rilevare immediatamente qualsiasi esigenza o necessità, ma anche per portare, con la semplice presenza, quella solidarietà, quel calore e quella comprensione di cui tutti, in certi momenti di più, in altri di meno, abbiamo avuto bisogno durante il nostro viaggio attraverso la malattia.